AVIS Comunale Cremona

10 DI NICOLO’ GOVONI (ED. BUR RIZZOLI NARRATIVA) “Incontro con un bambino migrante...Una storia vera”; tra le note ancora esplicative, “Se fosse tuo figlio è un romanzo necessario a chiunque, ovunque e in qualsiasi tempo”. In questi giorni di bataglie elettorali, ritorna costantemente il tema dell'emigrazione, appaiono, di tanto in tanto, gruppi di emigranti che sbarcano a Lampedusa, affamati e denutriti, in cerca di una possibile felicità, tanto difficile da raggiungere. Nelle piazze. urlano esponenti politici di differenti idee politiche, o per condannare o per valorizzare uomini e donne assetati di bene, dietro le parole incoraggianti di Papa Francesco, che sa cogliere il significato della “persona”, perchè un dono prezioso di Dio. L'Auotore Nicolò Govoni – cresciuto a Cremona, a vent'anni (1993) si è unito a una missione di volotariato, in India, dove ha vissuto per quattro anni e studiato giornalismo, fondando un'organizzazione umanitaria (Still I Rise) internazionale, che apre scuole per bambini profughi nel mondo. Per la sua opera preziosa, in un volontariato di forti ideali umani, in parti diverse del mondo, è stato nominato al Premio Nobel per la Pace 2020, proprio mentre vive e si impegna a Nairobi. Una stagione di Volontariato che sottolinea la dimensione vera del “donare”, come ricerca della verità e della dignità: termini che sono raccolti nella 36° giornata mondiale del Volontariato, voluta espressamente dall'ONU. Un romanzo-diario che suscita attenzione e passione, con quelle citazioni che richiamano a momenti particolari della vita, come “Celebrare la vita”, ricuperando una nobile espressione di Gandhi: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”, e ancora ”la verità non danneggia mai una causa giusta”. Un passaggio del ricco testo, con capitoli diversi che richiamano a tanti interrogativi dell'esistenza, ci introduce direttamnete nel contenuto: “Mi chiamo Nicolò. E tu? Hammudi - risponde - indicando la Siria”. E' sfuggito alla guerra, una terribile guerra, che da anni sconvolge la Siria, dove si combattono fazioni diverse per raggiungere un potere che sembra, sempre, più lontano e irraggiungibile. Dalla guerra al mare, impetuoso e terribile, ma il suo sorriso è un'apertura al cielo, e Nicolò farebbe di tutto per non spegnerlo mai. Intorno a loro l'hotspot di Samos, un inferno dimenticato alle porte d' Europa. Per Hammudi e gli altri bambini del campo anche le cose più semplici sembrano impossibili. E Nicolò, che in quel luogo è soltanto un volontario, prende la decisione di combattere il pregiudizio e l'omertà che circondono quel luogo di raccota di chi soffre (dalla nota di copertina). Desidera aprire una Scuola autentica, un luogo in cui i piccoli rifugiati possono finalmente sentirsi protetti. Imparando ad ascoltare, a perdonare e a credere nei propri sogni, in una stagione appunto dove è possibile sognare. Hammudi dimentica gli orrori del pasato e individua insieme a Nicolò che “la casa non è una questione di mura, ma di cuore, mentre la paternità non ha a che fare col sangue ma con la fiducia”, perchè“un giorno questa terra sarà bellissima” (si legge nel 6° capitolo, derivato dalla Letteratura di Paolo Borsellino...). Alla fine di queste pagine, che vanno profondamente meditate, c'è una nota d'Autore con il messaggio di fondo: “Condividete questo libro il più possibile: acquistatelo regalatelo, prestatevelo, non importano le copie perdute, importa che la verità arrivi davanti agli occhi della gente d'europa, così da costringere i potenti a fare finalmente giustizia. Il nostro libro, e le storie dei nostri bambini e i nomi degli innominabili hanno un enorme potenziale di cambiamento, ma solo con il vostro aiuto brandiremo quest'arma a difesa di chi soffre”. Ancora, “...in questo mondo di grande dolore e di straripante speranza, ogni bambino è figlio mio.Ogni bambino è figlio di tutti noi”. Ai bambini incontrati nel campo, nella scuola che li ha accolti, l' Autore esprime un grazie: “Voi ci avete insegnato che, anche oltre la notte più oscura, ci aspetta sempre una nuova alba, Voi di cui abbiamo perso le tracce. Voi che vivrete per sempre in ogni frammento del nostro cuore orgoglioso”. Alla fine, una frase di forte impegno, “Solo i sognatori sopravvivono”, con l'aggiunta di una riflessione di Anne Frank: “A dispetto di tutto, credo ancora che le persone siano davvero buone di cuore”. ... SE fOSSE TUO fIGLIO è UN ROMANZO NECESSARIO A CHIUNqUE, OVUNqUE E IN qUALSIASI TEMPO ... OCCHIO AL LIBRO “SE fOSSE TUO fIGLIO” a cura di Angelo rescaglio* * direttore de “il dono del Sangue”

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