AVIS Comunale Cremona

13 AVIS CREMONA AVIS COMUNALE DI CREMONA IL NOSTRO 90° COMPLEANNO Un compleanno di peso, non c’è che dire. Fondata il 24 ottobre 1933, la sezione cremonese dell’Avis si avvìa, con passo deciso, verso il traguardo del secolo, fiera, come recita lo slogan coniato per i festeggiamenti, di essere stata per 90 anni “insieme per la VITA”: con la città, con gli ammalati, col mondo del volontariato, con le Istituzioni, con la sanità. Un’organizzazione a sostegno del dono del sangue, composta da volontari che hanno donato tempo, competenze e soprattutto hanno generosamente e silenziosamente donato una parte di loro stessi, il sangue appunto. E domenica 29 ottobre 2023, nel salone dei quadri di Palazzo comunale, sono stati consegnati gli attestati di benemerenza ai donatori che hanno effettuato 120 donazioni: 65 donatori presenti per un totale di 7800 sacche donate. Numeri dietro cui ci sono la gioia di donare, un forte senso etico e la consapevolezza che “solidarietà” non è una parola astratta. La cerimonia è iniziata con i saluti del Presidente dell’Avis cremonese, Giuseppe Scala, il quale ha sottolineato quanto la cultura del dono sia radicata in città. Ha fatto da cerimoniere Andreina Bodini che ha coordinato gli interventi cedendo di volta in volta la parola agli ospiti ed alle autorità presenti. Tra gli altri il Colonnello Ielorappresentante della Caserma Col di Lana, il sovrintendente Salimbeni, l’assessore Luca Zanacchi delegato ai percorsi di cittadinanza il quale ha ricordato la sua appartenenza all’Avis come donatore e l’importanza del donare come gesto di reale disponibilità verso l’altro. A seguire ha preso la parola Oscar Bianchi, presidente Avis regionale Lombardia, che partendo da un libro sulla storia dell’Avis in Lombardia (libro poi donato alla sezione di Cremona), ha evidenziato quanto sia necessario agire sul territorio e quanto siano importanti la disponibilità di tempo e le competenze di ciascun volontario per accompagnare il welfare nazionale. Maruska Fusini, consigliera di Avis nazionale, ha ricordato che il sangue è un farmaco salvavita che si trova solo se lo si dona; il gesto di tendere il braccio e predisporsi a donare il proprio sangue per l’altro è il miglior modo per incoraggiare la Vita. Il Presidente dell’Avis provinciale Alessandro Loda ha infine ricordato il lavoro prezioso delle 51 sezioni cremonesi. L’Orazione Ufficiale del Commendatore Giuseppe Papa, volontario della Protezione civile, non è stata solo una testimonianza, ma un’autentica sferzata di energia positiva e di ottimismo che non ha lasciato indifferenti gli astanti. Partito dalla sua esperienza di volontario a tutto tondo, ha sottolineato come il dono del sangue sia la forma più importante di scambio tra persone: un ago ti consente di privarti di qualcosa di tuo, di vitale, per entrare in un altro e trasmettere vita. L’importante è sentire fortemente dentro di sé il valore dell’essere volontario, di far qualcosa di bene per gli altri, a tutti i livelli. Giuseppe Papa è sindaco del Comune di San Bassano (CR) e, quando indossa la fascia, sente la responsabilità verso la comunità che amministra. Sente che esercitare l’esperienza acquisita come volontario, ad es. della Protezione civile, dà una marcia in più al suo operato come Sindaco ed il suo ufficio è la strada nel senso che si pone in ascolto e si relaziona con i suoi concittadini nella vita e nelle sequenze operative di tutti i giorni. Perché, come suggerisce il titolo del suo intervento, fare volontariato è una scelta civica. Al termine degli interventi sono state consegnate le benemerenze: ad Elena Begarelli per le 100 donazioni (v. suo intervento scritto a pag. 4) e a tutti i donatori che hanno raggiunto o superato le 120. A tutti loro il più sentito grazie dall’Avis di Cremona e dalla comunità cremonese. Come in ogni compleanno che si rispetti, è seguito un momento conviviale gestito dagli alunni dell’Istituto Einaudi, corso di enogastronomia, guidati dal prof. Dionisi Zoppi che, con la loro professionalità hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento.

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