AVIS Comunale Cremona

10 DI ISABEL ALLENDE (ED. FELTRINELLI ) Il personaggio di Violeta si offre spontaneamente alle simpatie del pubblico: dalla teatralità dell’infanzia all’abilità imprenditoriale dell’età adulta, dallo spirito di adattamento alla capacità di amare senza riserve le persone che la circondano, in primis i membri della famiglia. Queste caratteristiche delineano un personaggio di grande modernità, che si distingue per indipendenza e forza di carattere. La sua storia è fatta di cicli, di capitoli, quasi come se fosse un libro che lei stessa racconta al nipote Camilo, figlio della sua sfortunata e tormentata figlia Nieves. Per ogni capitolo, Violeta ha la capacità di reinventarsi, di adattarsi e di non cedere mai alla facilità di essere qualcuno che non sia per convenienza. Sarà sempre indipendente nelle proprie scelte, nel bene e nel male, nella felicità e nel dolore, nella grandiosità del successo e nei terribili fallimenti. È l’antitesi dell’eroina: Violeta non compie scelte eroiche per un qualche bene superiore, ma compie le migliori scelte possibili per se stessa e per coloro che ama: per la famiglia, per i figli, per gli amici, lottando per se stessa tanto quanto che per le persone che la circondano. Nel romanzo di Isabel Allende emergono anche tanti tratti interessanti della società e della cultura locale cilena. È un mondo al contempo esotico e familiare, in cui elementi europei si intrecciano a elementi sudamericani e indigeni in un collage affascinante che fa da contorno alla narrazione: è così che il mobilio chippendale trova la sua collocazione nelle case più raffinate, dalle cui cucine proviene il profumo delle emapanadas appena sfornate e in cui la medicina viene affidata sia alla moderna scienza medica che agli spiriti della natura e alle guaritrici della foresta. In questo intreccio di elementi di tradizione e modernità, folklore e storia mondiale, Violeta vive per più di cent’anni e attraversa il ventesimo secolo. Come leggiamo nel romanzo, il viaggio della vita è fatto di lunghi tratti noiosi, un passo dopo l’altro, giorno dopo giorno, senza che succeda niente di sconvolgente, ma la memoria si forma con gli eventi imprevisti che segnano il percorso. Sono questi che vale la pena narrare. Una vita lunga come la mia annovera persone e molti eventi indimenticabili, e io ho la fortuna di avere buona memoria. ... “ “ORMAI NON RIESCO PIù A DISTINGUERE BENE IL GIORNO DALLA NOTTE, E NON IMPORTA, PERCHé IL DOLORE E LA MEMORIA NON HANNO OROLOGI.” ” ... OCCHIO AL LIBRO “ VIOLETA ” a cura di lucia Catelli Cile, 1920. Prima femmina dopo cinque maschi, nasce la piccola Violeta del Valle. Viene alla luce in una notte eccezionalmente tempestosa, una circostanza che pare anticipare gli eventi straordinari del XX secolo che costelleranno la sua lunga vita. L’epidemia di spagnola, la Grande Depressione, la seconda guerra mondiale, i tumulti politici e militare del Sud America sono solo alcuni degli accadimenti che la coinvolgeranno e che ne determineranno alcune scelte di vita. L’universale diventa particolare, il grande evento storico viene calato nella quotidianità di una famiglia che deve sapersi reinventare per sopravvivere a grandi tumulti e stravolgimenti. Tuttavia, la tempesta non è l’antesignana solo dei tumulti della storia a cui Violeta assiste, ma anche -e soprattutto- del suo carattere fiero e indomito, molto lontano dal modello di moglie e madre remissiva a cui si esortava ad assomigliare. Violeta è una vera ribelle e compie la più grande delle rivoluzioni: rivendica il diritto di essere se stessa, di amare, di sbagliare, di essere autonoma e indipendente, di poter decidere per sé.

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