AVIS Comunale Cremona
7 DI MARIANTONIA AVATI (EDIZIONI LA NAVE DI TESEO) * direttore de “il dono del Sangue” Un romanzo d'esordio, di una scrittrice bolognese (anno di nascita 1966), che ha lavorato nel campo della cinematografia, maturando esperienze pure con viaggi negli Stati Uniti; in queste pagine narra- tive, mariantonia Avati coglie lo stato d'animo di una “donna” ecce- zionale, Maria, nei giorni del dolore, accompagnati dal silenzio dei Vangeli, e ne nasce una trama convincente centrata sul perdono e sul- l'esistenza. Ben costruito pure il volume, che nella copertina ci presenta così la te- matica scelta: “Il silenzio del sabato ci conduce in un'esplorazione lirica e commovente dell'identità femminile e disegna lo straordinario ritratto laico di Maria nei momenti che la storia non ci ha rac- contato per donarci, oltre l'eccezionalità della sua esperienza, la cifra universale di cosa significa essere donna, madre”. Un tempo infinito, “Quaranta ore passate tra la morte e il mo- mento in cui suo figlio risorgerà, quaranta ore in cui respiriamo accanto, dentro, le emozioni di una madre dalla forza inesauri- bile, che saprà credere fino in fondo e in questa fede trovare le ragioni della sua perdita e la quarigione del suo dolore”. Una Introduzione originale e chiarificatrice interpreta l'espressione 'si- lenzio del sabato': realmente, “la cultura cristiana fa riferimento al rispetto con il quale i discepoli e i seguaci del Messia hanno scelto di tacere dopo la morte di Gesù, e di dedi- care a quanto accaduto un'intima riflessione” . Così, “A questa fase di sospensione temporale ed emotiva, che nei secoli è diventata spunto di ana- lisi esistenziale e filosofica, credenti e studiosi hanno dedicato deduzioni profonde, scritti impor- tanti”. Queste pagine scritte tentano di rispondere ad un inter- rogativo: “...perchè i quattro evangelisti hanno scelto di trascurare la figura di Maria nel momento più drammatico, quello della morte del figlio? E, suc- cessivamente, quando egli risorge? Perchè hanno deciso di non riferire pensieri e parole della donna che più lo amava?” (nei momenti della crocifissione, di Lei si dice che era presene, e Giovani, nel suo Van- gelo, sostiene di esserLe stato affidato e nulla più...). Sempre dalla Introduzione... “L'Amore per un figlio sconvolge la vita, e assistere alla di lui morte, ol- tretutto violenta, immagino possa rendere difficile contenere pensieri e reazioni anche alla più sag- gia delle donne”. Perchè l'Autrice ha scritto questo libro, certamente nuovo nel panorama della nostra Letteratura di oggi? “Se la grandezza di Cristo è stata di essere so- prattutto uomo, allora quella di Maria è stata di essere una madre, vera. E una madre spesso è fra- gile , timorosa, insicura” . A questa dimensione, “teneramente femminile, certa- mente ipotetica, ma presumibilmente realistica – chiude Mariantonia – ho lavorato”. Una meditazione originale e toccante, che si fa carico di reinventare laddove inter- pretare diventa impossibile... Dunque, davanti al sepolcro, Maria si lascia convincere: non si farà rinchiudere, aspetterà come gli altri, anche se non allo stesso modo (lo si comprende durante la cena pasquale celebrata, nonostante tutto, nella casa di Nicodemo, la cui moglie, Rachele, si dimostra fin troppo zelante nel rispetto delle regole che la predicazione del Giusto, così Maria si riferisce al figlio, ha subordinato alla legge dell'amore...). Ma pure Maria vive la sua storia di madre felice, per avere interpretato, in modo esemplare, momenti di in- tensa commozione, che sono soltanto di una “madre”... Anche la prossima Pasqua potrà avere un significato nuovo con questa utile “lettura”. ... qUARANTA ORE PASSATE TRA LA MORTE ... OCCHIO AL LIBRO “IL SILENZIO DEL SABATO” a cura del prof. Angelo rescaglio*
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