AVIS Comunale Cremona

4 * Presidente Avis Comunale Cremona Lo scorso 11 giugno anche Avis comunale di Cremona ha celebrato la Giornata mondiale del donatore di sangue, istituita nel 2004 dal- l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Il 14 giugno di ogni anno (il giorno scelto é la data di nascita di Karl Lansteiner, lo scopritore dei gruppi sanguigni) é dunque occasione per tutti gli avisini di stringersi attorno all'Avis di appartenenza per ricordare insieme non solo il percorso fatto, ma condividere con tutti i va- lori sottesi al dono di una parte di sé. Un dono prezioso che si configura come "un vero e proprio farmaco salvavita", donato da coloro che, in buona salute, decidono sponta- neamente di farne dono a chi soffre. Emoziona sentirsi parte di una associazione non solo radicata e diffusa in modo capillare sul territorio italiano, ma diffusa in tutto il mondo. Il logo di Avis ci accompagna quasi ovunque se ci muoviamo in Italia; le oltre 3400 sedi presenti sul territorio nazionale ci ricordano, col simbolo della piccola goccia rossa, l'im- portanza della donazione di sangue percepita come necessaria fin dal lontano 1927. Ma, spingendo lo sguardo oltre i confini na- zionali, ci rendiamo conto che, con altrettanto entusiasmo, si celebra la giornata mondiale del donatore di sangue in molti Paesi. Le modalità di donazione, di aggregazione possono essere diverse, ma una sola é la mis- sion. Le celebrazioni ufficiali di quest’anno si ter- ranno nella capitale del Vietnam, Hanoi, e sa- ranno organizzate con la collaborazione dell’Istituto Nazionale di Ematologia e Medi- cina Trasfusionale (NIHBT). Fisicamente lontani, ma idealmente vicini ed uniti, domenica 11 giugno abbiamo fatto no- stro l'invito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue 2017 che abbiamo celebrato. "Che cosa puoi fare? Dona sangue. Dona ora. Dona spesso”. Uno slogan che sottolinea con vigore ciò che ogni singola persona può fare per aiutare altri in situazioni di difficoltà, donando il proprio sangue, senza indugio e in modo costante. Un dono anonimo, gratuito, etico perché non discrimina, consapevole perché nasce dalla volontà interiore di rendersi disponibili per chi é in sofferenza e induce, di conseguenza, a regolare alcuni aspetti della propria vita in funzione della scelta fatta. Ricordiamolo sempre: la salvezza di alcuni ammalati scaturisce da un semplice gesto. EDITORIAlE UN DONO UNIVERSAlE di Andreina Bodini*

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