AVIS Comunale Cremona

11 AVIS CREMONA fILO DIRETTO COL DIRETTORE Il dono, il sangue, lo sport. C’è un filo, invisibile ma solido, che tiene legate queste tre grandi dimensioni delle nostre vite. Donare, elemento fondativo delle relazioni umane, ovvero scambio disinteressato che mostra tangibilmente un sentimento di reciprocità nella ricerca del bene collettivo, vero spirito di comunità e fratellanza tra le persone che trascende le finalità economiche e di profitto. Il sangue, linfa vitale che corre (e scorre) nelle nostre vene, consentendo di godere del bene più prezioso di ogni essere umano: la vita. Lo sport, potente veicolo di benessere fisico, mentale e sociale: un comun denominatore che avvicina le persone, i cittadini, unendoli in una dimensione collettiva, vera e propria condicio per l’evoluzione dei singoli in una comunità, ovvero in una società matura. Sono moltissime le iniziative che AVIS Cremona ha messo in campo nei 90 anni dalla sua fondazione. In questo mio primo articolo su il dono del sangue, ho il piacere di ricordare proprio l’ultima in ordine di tempo. Sarà che sono da sempre un grande tifoso grigiorosso. Sarà che per piacere mi diletto a commentare le partite della Cremonese da oltre dieci anni. La verità è che l’iniziativa di AVIS e US Cremonese mi ha subito colpito per la portata simbolica del gesto. In occasione della partita Cremonese-Reggiana dello scorso 10 febbraio allo stadio Zini (finita, ahinoi, solamente 2-2, ma questa è un’altra storia), i grigiorossi di mister Giovanni Stroppa sono scesi in campo con la maglia celebrativa del 90° anniversario dell’AVIS di Cremona. Il messaggio è simbolico ma potente nella sua effiacia comunicativa: i calciatori, idoli di tutti i tifosi, sia grandi che piccini, hanno così voluto contribuire a un’operazione di sensibilizzazione della cittadinanza sul tema della donazione del sangue. La città di Cremona, con i suoi oltre 5 mila donatori, è da sempre tra le più attive nel panorama nazionale. Purtroppo, però, negli ultimi anni anche AVIS Cremona ha registrato un calo nel numero dei donatori attivi. Per questa ragione, il presidente Scala e tutti i consiglieri avisini hanno deciso di lanciare questa campagna di sensibilizzazione, con l’obiettivo di raggiungere soprattutto i cremonesi più giovani, cittadini di domani, ovvero il nostro futuro. La campagna non si è fermata al solo mondo del calcio professionistico. AVIS Cremona ha lavorato per fare sistema e garantire la massima effiacia dell’operazione, coinvolgendo anche altre imporanti realtà del territorio. Oltre all’US Cremonese, infatti, hanno partecipato all’iniziativa anche due squadre simbolo del panorama cestistico locale, la Juvi e la Vanoli, senza dimenticare gli organizzatori della Corsa Rosa e gli Organi Direttivi del Teatro Ponchielli. Ed è proprio nella partecipazione delle diverse anime del territorio che si è potuto realizzare quella catena composta dal dono e dallo spirito dei donatori, i quali, saldati insieme, possono davvero realizzare quell’unione tra persone che trascende il puro scambio economico delle relazioni, consentendo di raggiungere l’obiettivo ultimo della nostra missione: la realizzazione del dono disinteressato. E’ quindi con questo spirito e senso di appartenza che desidero ripendere le parole di ringraziamento inviate dal presidente Scala e dai consiglieri avisini in occasione dell’iniziativa, perché “il volontariato, con queste premesse, diventa contagioso. È senso civico, cioè civile. È sensibilità. È raffinatezza d'animo e di pensiero. Affinché chi ha bisogno abbia non solo la speranza, ma la certezza di una comunità che non li lascia soli”. Fabio Tumminello nella foto Daniel Ciofani attaccante della Cremonese con la maglia celebrativa dei 90° di fondazione dell?Avis Comunale di Cremona

RkJQdWJsaXNoZXIy NDMyMQ==