AVIS Comunale Cremona

4 editoriale una Bella avventura di Andreina Bodini C'é sempre una prima volta. Così si sente dire. Così é stato anche per me. Da anni volontaria in Avis comu- nale di Cremona come consigliere, appena raggiunto l'agognato stato di "pensionata", mi sono sentita pro- porre di candidarmi alla presidenza dell'Associazione. Con entusiasmo, rispetto e una buona dose di ottimi- smo, ho accettato. Imparando letteralmente da tutti, da coloro che operano in sede e da coloro che operano nelle Avis sovraordinate. Accanto a me un Consiglio di 15 per- sone che non esito a definire amici: in quattro anni di condivisione del mandato, mai uno screzio urlato, ma sempre analisi pacata delle situazioni e conseguenti de- cisioni unanimi. Lavorare in un clima sereno, anche quando si é trattato di prendere decisioni pesanti, ha fatto bene a noi del Consiglio Direttivo (nella foto al completo) e indiret- tamente a tutta la nostra Avis, composta da donatori motivati, che hanno fatto del dono di sé, un mezzo per costruire una società più solidale, più aperta ai bisogni dei più deboli. Credo fermamente che donare il sangue sia un indice di civiltà, oltre che essere già considerato un indice di svi- luppo umano. Per costruire un società più giusta. Non si può rimanere indifferenti di fronte alla mancanza di sangue ed emo- componenti; sarebbe come cancellare con un colpo di spugna tutti questi ottantotto anni della nostra Avis. 1933-2021: un percorso solidale che non dovrà mai venir meno. Per questo ci siamo impegnati a fare propaganda ovun- que sia stato possibile: nei centri sportivi, nelle feste di quartiere, nelle feste del volontariato, nei club e so- prattutto nelle scuole di ogni ordine e grado. Perché la consapevolezza di voler donare nasce quando si viene a conoscenza della potenzialità del nostro gesto, e contestualmente della necessità di sangue, un biso- gno oggettivo per un ammalato che solo un altro essere umano può attualmente soddisfare. Se si ha questa consapevolezza, ciascuno di noi non potrà giocare a sca- ricabarile con la propria coscienza e pensare che toc- cherà a qualcun altro donare . Dovrà rifletterci ed impegnarsi di persona, creando una lunga catena di braccia tese a donare, in un arricchi- mento reciproco di dare e ricevere. L'analisi dei dati di questo quadriennio si deve dividere in due momenti. Il triennio 2017, 2018 e 2019, anni in cui i donatori attivi della nostra Avis comunale hanno superato le 5400 unità, con viva soddisfazione di tutti, in particolare modo di chi deve istituzionalmente e per statuto garantire la prosecuzione del dono del sangue. E poi il 2020: anno in cui si é sviluppata la pandemia mondiale legata alla diffusione del coronavirus. Questo anno terribile che, dopo un iniziale momento di stop, coincidente con i mesi di marzo ed aprile, ci ha visto comunque reagire con generosità sia tramite il consueto dono di sangue intero e plasma, sia tramite la donazione del plasma iperimmune. Perché il donatore avisino é così: solidale nel silenzio, nell'anonimato. Permettetemi perciò, al termine di questo mandato, di indirizzare i miei sensi di stima ai donatori dell'Avis co- munale di Cremona, in primis, e poi a tutti i volontari, ai dipendenti, al personale sanitario ed ai consiglieri, miei carissimi compagni di viaggio. Ci vedremo domenica 21 febbraio 2021 in sede, per l'ul- tima Assemblea di questo nostro quadriennio. Ma il viaggio dell'Avis di Cremona continua.....

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